101 luoghi misteriosi e segreti in Italia da vedere almeno una volta nella vita by Giuseppe Ortolano

101 luoghi misteriosi e segreti in Italia da vedere almeno una volta nella vita by Giuseppe Ortolano

autore:Giuseppe Ortolano [Ortolano, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788854176133
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2014-10-21T22:00:00+00:00


51.

LA GROTTA DELLA SIBILLA APPENNINICA. MONTEMONACO (AP)

Museo della grotta della Sibilla

Telefono: 0736 856462

Strani esseri pare abbiano abitato le grotte del Monte Sibilla, una vetta appenninica posta quasi al confine tra Marche e Umbria, all’interno dell’area protetta del Parco dei Monti Sibillini. Per molti secoli si è ritenuto che questi aspri e poco accessibili luoghi fossero popolati da fate, demoni, stregoni, negromanti e altri fantastici personaggi. Tra questi anche una misteriosa Sibilla appenninica, illustre profetessa dai poteri divinatori che nel suo antro prediceva il futuro e richiamava migliaia di persone desiderose di consultarla. Una leggenda che risale a prima della nascita di Cristo e che narra di una grotta posta sulla vetta nuda del Monte Sibilla, con uno stretto passaggio che conduceva a due enormi porte di metallo che sbattevano minacciose. Erano le invalicabili porte del regno della Sibilla, superate a volte da coraggiosi esploratori che, quando riuscivano a ritornare indietro, raccontavano storie enigmatiche. Alcuni narravano di un regno meraviglioso, fatto di palazzi e giardini dove alloggiava la sacerdotessa, altri parlavano invece di acque gelide e rocce aguzze che annunciavano un mondo abitato da esseri demoniaci. Poi, improvvisamente, la porta fu definitivamente chiusa anche se rimase il mito che, a partire dal Quattrocento, richiamò nella zona decine di viaggiatori, avventurieri e poeti, che si inerpicavano sui sentieri fino alla cima raccogliendo storie e inventandole a loro volta. Oggi che l’accesso a quegli abissi misteriosi è chiuso per sempre e che le recenti ricerche geologiche, pur avendo riscontrato l’esistenza di cunicoli e anfratti, non sono riuscite a trovare l’ingresso della grotta, il visitatore può immergersi nella leggenda visitando il Museo della grotta della Sibilla. Ospitato nella splendida Villa Curi, raccoglie testimonianze artistiche, storiche e culturali dell’intero comune di Montemonaco, con una particolare attenzione a miti e leggende della zona. Gli oggetti esposti, tra cui antichi libri e pergamene, testimoniano di miti e tradizioni che non si limitano solo alla grotta della Sibilla. Un altro racconto vuole, ad esempio, che il lago di Pilato, situato a 1940 metri d’altezza sotto la cima del Monte Vettore, in alcune stagioni si tinga di rosso a causa del sangue del famoso procuratore romano Ponzio Pilato, qui trascinato da alcuni bufali a seguito della sua condanna a morte. La scienza vuole invece che il colore sia legato alla presenza di un microscopico crostaceo, chiamato Chirocefalo del Marchesone, dal nome dello studioso che lo identificò negli anni Cinquanta. In tempi remoti il lago pare fosse meta di negromanti, maghi e stregoni che vi svolgevano riti esoterici per evocare Satana. E proprio nel luogo scelto per i riti è stata ritrovata una misteriosa pietra o un altare sacrificale, su cui sono incise enigmatiche e incomprensibili lettere. Nel centro storico del vicino borgo di Montemonaco, fondato verso l’anno Mille dai monaci benedettini, si ammirano anche il palazzo comunale con la trecentesca torre civica, le chiese di San Biagio (secolo XV) e San Benedetto Abate (secolo XIII), i resti delle antiche fortificazioni e un suggestivo panorama sui massicci montuosi della zona.



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